30 maggio 2017

Sermoneta, fra scorci e caffè al bar...

E' vero, qui gioco "in casa". Mio marito è originario di Latina dunque ho avuto l'occasione e la fortuna di poter scoprire meglio questo territorio.
Sermoneta è una piccola perla medievale, premiata con bandiera arancione, verso i Monti Lepini. Poiché si trova a un'altezza di circa 240m ha una bellissima vista sull'agro pontino fino al mare; se il cielo è terso poi, vi sarà possibile vedere le isole di Palmarola, Ponza e Zannone sulla sinistra e un profilo di Roma sulla destra; riconoscerete la coltre di inquinamento non preoccupatevi.
Non nego che l'idea di sposarci lì ci sfiorò per un momento, sopratutto dopo aver visto la Cattedrale di Santa Maria Assunta con il suo magnifico campanile romanico. Poi pensammo che le "vecchie" e coloro che indossano  sporadicamente i tacchi non sarebbero mai riuscite ad arrivare fin lassù senza lasciare sui sampietrini almeno una rotula, un femore o un'ulna, così abbiamo cambiato destinazione.
Visitare il paese con il passeggino è possibile ma, trattandosi di un luogo arroccato, sarebbe preferibile utilizzare un marsupio o una fascia.
Noi abbiamo furbescamente optato per il passeggino, avevate dubbi?

Da vedere, oltre alla Cattedrale già menzionata, il bellissimo giardino degli aranci poco distante, meta di servizi fotografici nuziali perché ha un panorama di una bellezza imbarazzante.



Una visita la merita anche il Castello Caetani, il biglietto di ingresso costa 8€ e spero per voi che abbiate un passeggino ultraleggero. Come tutti i castelli che si rispettino, anche questo ospita un fantasma, quello di un bambino vittima di morte violenta... Noi preferiamo raccontarvi che il castello è stato uno dei set cinematografici di "Non ci resta che piangere": più divertente, no?


Infine, in caso decidiate di prendere un caffè presso il bar principale del paese, sappiate che non c'è il fasciatoio e che nel bagno troverete il seguente messaggio:

Non dite che non vi avevo avvertito!

25 maggio 2017

Parti? Si ma il documento?

Cittadini romani, che disastro!
Mi scuso in anticipo con coloro che non provengono dalla città eterna(mente in crisi) ma confido nella loro comprensione. Inoltre posso vantarmi di svolgere un servizio sociale: il fatto di sciorinare l'orrore della burocrazia romana potrà far sembrare tutti gli altri dei posti meravigliosi; tipo la Svezia.

Tutto è cominciato dalla necessità di ottenere la carta d'identità per la Pulce. Per fissare gli appuntamenti in Municipio c'è la favolosa applicazione "TuPassi". Bel nome, di un'originalità unica, ci dev'essere una delle menti dell'ESA dietro.
Bene, se ti serve una carta d'identità, caro mio concittadino, pensa a muoverti per tempo.
Perché l'appuntamento, ad oggi 25 maggio, te lo danno ad agosto. E non puoi andare in Municipio. O meglio, puoi andare, sei libero di farlo (ne conosco molti che amano fare giri inutili), ma sappi che non servirà a nulla. Perché lì troverai un magnifico terminale che replica quello che ti ha già mostrato l'applicazione.
Aggiungo che ormai è disponibile solo la carta d'identità elettronica che non viene più consegnata a vista, bensì va ritirata dopo 6 giorni (...sicuri...?).
A Potenza la carta elettronica la fanno da anni e te la danno a vista.
Così, tanto per dire.


Per le urgenze, tipo noi con biglietti aerei per un volo quasi imminente, devi recarti dal responsabile del servizio, fare un'ora e mezza di coda e probabilmente - se il/la tipo/a è sessualmente appagato e non hai Saturno contro - uscirai con la tua bella, porosa, accecante carta d'identità cartacea.

Ovviamente, la fila in Municipio ti offre infiniti e inenarrabili spunti antropologici. In fila avevamo un tizio con una stampella che aveva un tono di 130 decibel, uno derubato che sembrava il ladro di se stesso, una signora che con la scusa di metterci 3 secondi ci ha messo 30 minuti (piuttosto comune), un'altra famiglia come noi che già dopo 10 minuti si era rotta le palle di stare in fila e fomentava la folla sull'inettitudine del personale comunale e, infine, uno che parlando al telefono col suo amico nascosto in chissà quale ufficio, ha aperto di getto tutte le porte degli uffici... senza poi richiuderle, ovviamente.

Il mio Municipio (e quello della Pulce) si trova in un bellissimo parco. E' un ex manicomio. Ho la ferma convinzione che si siano dimenticati qualche degente in giro.

 

Ma non voglio lasciarvi senza una buona notizia. Il Comune è obbligato a rilasciarvi il documento per le emergenze e Fiumicino ha un ufficio anagrafico, presso le partenza del T3, dall'esilarante nome Carte d'identità "al volo" (proseguiamo sulla scia degli scienziati).
Quindi, presentando il biglietto aereo il giorno della partenza, avrete l'agognato documento.
Il sangue freddo, però, è d'obbligo.



22 maggio 2017

Botero a Roma: volumi, colori e... affinità

Domenica 21 maggio, assieme a una paziente e dolcissima coppia di amici adorata dalla Pulce, ci siamo avventurati per le vie del centro città verso la mostra su Botero, presso il complesso del Vittoriano.
La Pulce ha viaggiato per la prima volta in metropolitana e durante il ritorno era così entusiasta da addormentarsi come un sasso... ehm...


A parte l'imbarazzante quantità di persone in giro per i Fori Imperiali (ieri era anche la domenica della Race for the Cure a Roma), lo spazio espositivo non è molto grande. All'ingresso si può essere scoraggiati dall'entrare col passeggino ma non preoccupatevi: è solo l'anticamera della mostra; il resto sarà tutto in piano.




La durata è perfetta da affrontare con un bimbo piccolo. Il biglietto è gratuito fino ai 4 anni non compiuti, mentre per gli adulti l'ingresso più l'audioguida inclusa è di 12€ a persona.
Saranno i meravigliosi colori che ricordano la terra d'origine del colombiano Fernando Botero oppure i volumi così netti e pieni, ma la Pulce era proprio entusiasta. Le grandi tele hanno rapito il suo sguardo e non vi dico poi i gridolini di felicità quando trovava cani e gatti nei dipinti, spesso proprio alla sua altezza!


Chissà cosa le frullava per la testa...

La nonna paterna della Pulce sostiene abbia apprezzato perché ha trovato una certa affinità tra i suoi volumi e quelli dei personaggi... ecco svelato l'arcano...
Una piccola nota sui servizi igienici: è presente un fasciatoio ma solo all'interno del bagno riservato alle donne. Dunque armatevi di pazienza perché bisogna mettersi in fila.


Per concludere, il mio consiglio è: non scoraggiatevi nel portare i vostri nani alle mostre: non è mai troppo presto per avvicinarli all'arte e il loro comportamento può davvero stupirvi!

19 maggio 2017

(OT) Ma poi 'ste fiabe...

Alcune volte, colta dall'irrefrenabile impulso del "devo essere una mamma fantastica", racconto favole alla Pulce durante i suoi pasti. Lei dà l'impressione di non capire assolutamente nulla e ride nei momenti più impensati... il che potrebbe confermare la mia prima impressione, in effetti.
Ammetto che vederla sganasciarsi mentre dico che Cerenerentola era una sguattera o che la Bella Addormentata era un po' "torda", mi diverte non poco.
Ma sto divagando.
Il punto è che mi sono accorta di ricordare 4 favole e pure male. Compenso ridicolizzandole e facendo un uso smodato del dialetto, ma sempre lì stiamo. Non ricordo le favole. Io, che avrò visto ottomila volte ogni singolo cartone animato Disney! Che ho avuto la fortuna di leggere fiabe su quei magnifici volumi dei Fratelli Fabbri Editori, appartenenti a mio fratello maggiore! Che sono andata in giro per anni con "Penny", il mangiadischi portatile per vinili, ascoltando le fiabe sonore dei tre porcellini e di Bianca e Bernie...

Così mi ritrovo a narrare sempre gli stessi racconti a mia figlia che penserà che per quanto carruccia possa essere, sua madre è palesemente arteriosclerotica.






Il mitico Penny

16 maggio 2017

Bimbinfiera 2017 a Cinecittà World!

Ebbene sì. Lo scorso anno non sono andata... Avevo la panza e l'idea di avventurarmi alla Fiera di Roma e sgomitare proprio non mi andava.
Ma quest'anno hanno trovato il modo per attrarre bambini e quindi... anche me!
Organizzare Bimbinfiera presso il parco divertimenti a Castel Romano è stata una buona mossa. Il parco è spazioso e non si creano ingorghi; intelligente anche il prezzo, ingresso più fiera a 12€. Fabio e io abbiamo caricato sull'auto la Pulce verso l'ora di pranzo con un caldo torrido. Lo scorso weekend a Roma la temperatura ha raggiunto i 30 gradi e la pulcetta è già vestita in modalità mare con annessa protezione 50.
I padiglioni sono stati allestiti in classico stile fiera. Carina la sezione riguardante i viaggi, con la presenza di camping e catene di hotel su misura per bambini. Il Trentino e in particolare Andalo sono le località più gettonate ma non mancavano il Salento (terra meravigliosa) e perfino l'Austria. Su quest'ultima ci stiamo facendo un pensierino il prossimo anno... chissà!
Un altro padiglione era strutturato seguendo una linea medico-omeopatica con tanto di workshop su alimentazione, sicurezza e molto altro.
Ovviamente, tra un padiglione e l'altro, non ci siamo fatti mancare un giretto sul trenino per la Pulce (che non sembrava gradire molto al contrario del padre) e un paio di montagne russe che abbiamo fatto noi "adulti" alternandoci. Consiglio per gli amanti del genere: provate "Inferno".
Vi è mai capitato di salire da soli su una montagna russa? Per me era la prima volta e devo dire che continuo a preferire l'urlo libero condiviso con conoscenti. Ho urlato comunque (e che fai te trattieni?) ma i primi due nanosecondi ero un po' inibita.


In basso qualche foto della gita. Facce di genitori felici.





Animals ovvero quando il PET sostituisce il tassidermista

E' una bella iniziativa, quella organizzata in collaborazione con il WWF e ospitata dal Centro Commerciale di Roma Est. Perché, parliamo...