21 giugno 2017

Tutti al mare!

Ebbene sì, alla fine siamo riusciti ad andare anche noi un weekend al mare! Evviva evviva!


Ovviamente, l'immagine che avevo del mare PRIMA, è ben diversa da quella che ho ORA.
Innanzitutto, perché non avrei mai messo piede sulla spiaggia prima delle 10:00. E già alle dieci mi sembrava di aver fatto l'alzataccia, figuriamoci alle 8:30.
Due ore dopo già ci allontanavamo dalla spiaggia, praticamente quando tutto il mondo arrivava a frotte. Nel pomeriggio invece, siamo arrivati intorno alle 16:30/17 fino a quando si stava bene. Almeno l'orario di dipartita è rimasto lo stesso, tranne per il fatto che invece di una bottiglia di birra, ho tenuto in mano frutta fresca, bicchiere d'acqua e yogurt #ugualeuguale.
A parte tutto scopri molte cose del mare la mattina presto. Innanzitutto che il mare c'è; non è che lo mettono verso le nove e mezza. E poi l'acqua è meravigliosa; se avessi avuto una tuta spaziale sarebbe stato bellissimo fare il bagno, ma dato che l'acqua era a 3 gradi ho deciso solo di immergere i piedi e valutarne l'amputazione in seguito.
Per lo stesso motivo la Pulcetta è stata immersa in una provvidenziale piscinetta acquistata dai miei suoceri, solo dopo che l'acqua si fosse scaldata ben bene sotto il sole. Ovviamente voleva restare dentro anche quando le piccole dita dei piedi somigliavano alla carta crespa. Iniziano da subito queste storie, eh?
Ogni due per tre cospargevo mia figlia di protezione 50+ per bimbi, dopo averla munita di bandana. La mia pediatra consiglia di far stare i bimbi piccoli in mutandine di cotone. Resta solo sperare che non abbia particolari necessità durante quel lasso di tempo...
Ad ogni modo, se può essere utile, ecco cos'ho trovato necessario portare in spiaggia:
- la crema solare. Io del sole non mi fido e voglio che mia figlia sia ben protetta. Quindi tanta crema solare e spalmatela ogni 2 ore al massimo! Certo... a starci più di 2 ore consecutive!
- Una borsa termica dove mettere acqua, frutta e yogurt
- Un cappellino o bandana. La Pulce non sopporta molto la bandana anche se le sta troppo bene!!!
- Pannolini per il bagnetto in acqua (io ho gli Huggies ma si possono trovare anche da Decathlon).
- Salviette per pulire il ciuccio in caso ne faccia uso.
- un paio di cambi.
- dei sacchetti dove buttare i pannolini usati e dove mettere i vestiti bagnati o sporchi.
- un paio di asciugamani/accappatoi.
- Se avete un frugoletto piccolo come la Pulce, una piscinetta è l'ideale dato che il mare è freddo la mattina ed è ancora presto.
- Secchiello, paletta, pupazzetti di gomma... insomma giochi!
Infine, se potete, mettete anche un paio di nonni!
Si divertono tutti e ci si rilassa meglio!
Senza birra... non esageriamo.




13 giugno 2017

Una tranquilla domenica all'Ikea

Domenica scorsa a Roma facevano circa settemila gradi, così abbiamo avuto la fantastica idea di passare il pomeriggio all'Ikea. Noi e altri mille romani.
Appena arrivati siamo andati a pranzo, perché è sempre bene sottolineare le priorità nella vita. Polpettine svedesi con calce di patate per noi e un vasetto di frutta bio per la Pulce. Tra l'altro la Pulce inizia a odiare la frutta in purea, omogenizzati, succhetti e vellutate varie. Lei vuole la frutta vera e la vuole mordere. Che poi se le assaggi quelle cose lì, lo senti che hanno tutte lo stesso sapore e darle torto è abdicare al supremo voto che hai fatto nel momento in cui è nata: mai mentirle. Quindi, dopo scene imbarazzanti sul lancio di cucchiaini e papere di gomma, abbiamo desistito.
Vorrei invece inchinarmi all'immenso acume dell'ideatore di Antilop. 15€ per un seggiolone con vassoio incluso è veramente una genialata. Talmente intelligente da sentirti un'idiota quando guardi l'astronave che hai acquistato, quella che su carta ha ottocento funzioni, ma usate tutti i giorni: 2. #cometibuttoisoldi. L'unico neo sono le gambe larghe, su cui inciampo il 92% delle volte quando vado da mia madre; perché lei che è saggia Antilop l'ha comprato. Oppure desiderava solo trovare un modo creativo per sbarazzarsi di qualche parente.
Finito il pasto ci siamo avventurati nella zona espositiva ma, purtroppo, sono stata privata del  divertimento che mi porta a fare quei 30 km: entrare in quelle piccole case da 35/40/55 mq, guardarmi intorno e ripetere incredula: " 'sti cavolo di svedesi...". Ahimè, tutta la sezione era in allestimento.
Almeno la parte dei salotti era visibile, con tanto di coppie e famiglie sedute a chiacchierare del più e del meno. Alcuni ci stanno prioprio le mezze giornate. Gli uomini hanno per la maggior parte lo sguardo vitreo, credo sia la consapevolezza che è solo l'inizio del negozio e che manca ancora tutta la parte "mercato" al piano sottostante, quella in cui trovi sempre qualcosa da comprare e poi arrivi spossato alla cassa con una fila imbarazzante e ti chiedi se l'unico oggetto che hai preso, il levapelucchi che si sta facendo le vasche nella sacca gialla afferrata nell'impeto dell'entusiasmo iniziale, valga tutta quella fila. Beh, io qui mi sento di espormi e affermare un concetto piuttosto "forte": l'unico articolo che merita la coda infinita di persone è la scatola con le bustine di plastica a chiusura ermetica di due dimensioni. Quella che si trova nel 99% di case. So che non sono l'unica ad averle usate come sacchetti cambio in ospedale per la nascita del proprio pargolo. Da allora devo sempre averli in casa, vado in astinenza se stanno per terminare e li spargo in ogni dove.
Verso la fine del percorso, arrivati nella parte dedicata ai bimbi, mi chino felice a guardare la Pulce e mi accorgo che sta dormendo come un sasso. E mi rendo conto che Ikea può avere due effetti opposti: o ti trasforma in una maniaca di shopping che acquista per lo più cose inutili, oppure ti stende. Io a quale categoria appartengo? Vi dico solo che sono uscita sventolando con soddisfazione 4 stampi per ghiaccioli a forma di calippo...

8 giugno 2017

Metti un weekend lungo a Lione...

Ve lo dico subito così ci togliamo il dente: viaggiare con un neonato durante l'ultima parte dello svezzamento è un delirio organizzativo. Sarà che io non sono mai stata un asso nella pianificazione. Ma dei nostri problemi tecnici magari ve ne parlerò in un altro post.
Vorrei raccontarvi di Lione e dei suoi abitanti. Ho una collega/amica lionese e già potevo immaginarmi la gentilezza e la socievolezza di questa popolazione. In effetti, a tratti eravamo un po' turbati: una signora ci ha pedinato in metro per guardare meglio la Pulce e dirci stupita che era la prima volta che vedeva un bimbo somigliare sia alla mamma che al papà (vaglielo a dire tu poi che è femmina...).
Il viaggio è anche piuttosto economico. Ai tempi della scelta eravamo indecisi fra Copenaghen e Lione e per quest'ultima volo e hotel costavano circa la metà! Inoltre Lione è servita, fra le varie compagnie, da Hop! e Vueling e gli orari non sono affatto indecenti. Noi abbiamo volato con Vueling e ci siamo trovati piuttosto bene, a parte l'assistente di volo che si stava dimenticando la cinta aggiuntiva per la Pulce...
Per quanto riguarda l'hotel abbiamo alloggiato presso l'Hotel Silky sulla Prêsque-Ile e il soggiorno è stato molto piacevole. Non ha grandi spazi ma ha numerosi servizi gratuiti per gli ospiti: bottigliette d'acqua, caffè, ombrelli e un aperitivo/degustazione di vini ogni sera! Inoltre la colazione è molto buona. Aggiungo che nella piccola saletta della colazione hanno solo un seggiolone, quindi se avete la sfortuna di alloggiare con un altra famiglia che ha un bimbo piccolo, dovete sperare di non avere gli stessi orari. Per quanto riguarda il lettino da campeggio, il nostro era molto pulito, peccato il materasso fosse inesistente (di quelli sottili che si piegano in tre parti) e il fondo molto duro. Meno male che la Pulce è nuova di zecca perché se ci avessi dormito io, lì dentro, dovevate ancora scrostarmi dal fondo.
Lione è una città che si gira in due/tre giorni anche con un nanetto al seguito. Certo, noi siamo un po' adrenalinici ma anche assumendo un ritmo "normale"si possono vedere molte cose. Tenete presente, nel caso abbiate manie di shopping compulsivo dell'ultim'ora come la sottoscritta, che la domenica i negozi sono chiusi. Sì, anche in centro, perché i francesi rispettano i giorni di riposo.
A parte il complesso gioco del "trova l'ascensore per scendere sulla giusta banchina della metro" e del "mica tutti gli ascensori ti portano alla banchina quindi ti devi accollare il passeggino per le scale", generalmente tutto funziona bene.
Ma veniamo a noi.
Il Musée des Confluences non è solamente una struttura incredibilmente moderna, è anche un grande spazio espositivo che ospita una mostra permanente molto interessante, dall'origine della vita fino a riflessioni sull'aldilà, con tanto di scheletri di dinosauri, frammenti di stelle e animali imbalsamati. La Pulce è impazzita e ha deliziato tutti i presenti con i suoi gridolini di felicità.
L'Insitut Lumière si trova in un meraviglioso palazzo (costruito dal padre dei fratelli Lumière) dove fa molto caldo e non c'è ascensore per salire al secondo piano. Ma da amante del cinema la tappa è d'obbligo, così come la visita all'hangar del primo film dei Lumière, ora complesso di sale cinematografiche e luogo di premières. Tra l'altro si trova proprio accanto all'Institut.
La Basilica di Fourvière che domina tutta la città e la Cattedrale di Saint Jean sono due diversissimi esempi di architettura da vedere. Dalla terrazza della Basilica si ha un'ampia vista della città. 
Vista dalla terrazza della Basilica di Fourvière


Sulla collina di Fourvière, inoltre, si può visitare la zona archeologica gallo-romana dove nacque Lugdunum, il primo agglomerato della futura città. Purtroppo col passeggino è un'impresa piuttosto ardua, quindi consiglio di munirsi di fascia/marsupio. Inoltre proprio qui, per tutto giugno e luglio, qui viene organizzato ogni anno un bellissimo festival, "Les nuits de Fourvière", con numerosi spettacoli.
Una passeggiata è d'obbligo nella Vieux Lion con le sue botteghe su Rue de Boeuf e qualche tipico traboule aperto al pubblico (da scoprire!).
Infine, il mio preferito, il parco de la Tête d'or. E' un posto magnifico, sia dal punto di vista botanico che faunistico: hanno un vero e proprio zoo gratuito interno tra cui scimmie, giraffe, zebre, cerbiatti... tutto bellissimo peccato che non abbiamo trovato una toilette in cui sia presente un fasciatoio. Tra l'altro mia figlia ha la capacità di evacuare "delicatamente" nei momenti topici... ad ogni modo ci siamo buttati sul prato e ci siamo sentiti molto europei.
Fine momento trash.
Che poi è incredibile come cada ogni inibizione sociale quando hai un figlio...
Okay, ora è finito davvero.
Insomma gente, se avete un weekend libero e qualche soldino (ma non troppi) andate visitare questa bellissima città francese.
A la prochaine!










Animals ovvero quando il PET sostituisce il tassidermista

E' una bella iniziativa, quella organizzata in collaborazione con il WWF e ospitata dal Centro Commerciale di Roma Est. Perché, parliamo...