21 giugno 2017

Tutti al mare!

Ebbene sì, alla fine siamo riusciti ad andare anche noi un weekend al mare! Evviva evviva!


Ovviamente, l'immagine che avevo del mare PRIMA, è ben diversa da quella che ho ORA.
Innanzitutto, perché non avrei mai messo piede sulla spiaggia prima delle 10:00. E già alle dieci mi sembrava di aver fatto l'alzataccia, figuriamoci alle 8:30.
Due ore dopo già ci allontanavamo dalla spiaggia, praticamente quando tutto il mondo arrivava a frotte. Nel pomeriggio invece, siamo arrivati intorno alle 16:30/17 fino a quando si stava bene. Almeno l'orario di dipartita è rimasto lo stesso, tranne per il fatto che invece di una bottiglia di birra, ho tenuto in mano frutta fresca, bicchiere d'acqua e yogurt #ugualeuguale.
A parte tutto scopri molte cose del mare la mattina presto. Innanzitutto che il mare c'è; non è che lo mettono verso le nove e mezza. E poi l'acqua è meravigliosa; se avessi avuto una tuta spaziale sarebbe stato bellissimo fare il bagno, ma dato che l'acqua era a 3 gradi ho deciso solo di immergere i piedi e valutarne l'amputazione in seguito.
Per lo stesso motivo la Pulcetta è stata immersa in una provvidenziale piscinetta acquistata dai miei suoceri, solo dopo che l'acqua si fosse scaldata ben bene sotto il sole. Ovviamente voleva restare dentro anche quando le piccole dita dei piedi somigliavano alla carta crespa. Iniziano da subito queste storie, eh?
Ogni due per tre cospargevo mia figlia di protezione 50+ per bimbi, dopo averla munita di bandana. La mia pediatra consiglia di far stare i bimbi piccoli in mutandine di cotone. Resta solo sperare che non abbia particolari necessità durante quel lasso di tempo...
Ad ogni modo, se può essere utile, ecco cos'ho trovato necessario portare in spiaggia:
- la crema solare. Io del sole non mi fido e voglio che mia figlia sia ben protetta. Quindi tanta crema solare e spalmatela ogni 2 ore al massimo! Certo... a starci più di 2 ore consecutive!
- Una borsa termica dove mettere acqua, frutta e yogurt
- Un cappellino o bandana. La Pulce non sopporta molto la bandana anche se le sta troppo bene!!!
- Pannolini per il bagnetto in acqua (io ho gli Huggies ma si possono trovare anche da Decathlon).
- Salviette per pulire il ciuccio in caso ne faccia uso.
- un paio di cambi.
- dei sacchetti dove buttare i pannolini usati e dove mettere i vestiti bagnati o sporchi.
- un paio di asciugamani/accappatoi.
- Se avete un frugoletto piccolo come la Pulce, una piscinetta è l'ideale dato che il mare è freddo la mattina ed è ancora presto.
- Secchiello, paletta, pupazzetti di gomma... insomma giochi!
Infine, se potete, mettete anche un paio di nonni!
Si divertono tutti e ci si rilassa meglio!
Senza birra... non esageriamo.




13 giugno 2017

Una tranquilla domenica all'Ikea

Domenica scorsa a Roma facevano circa settemila gradi, così abbiamo avuto la fantastica idea di passare il pomeriggio all'Ikea. Noi e altri mille romani.
Appena arrivati siamo andati a pranzo, perché è sempre bene sottolineare le priorità nella vita. Polpettine svedesi con calce di patate per noi e un vasetto di frutta bio per la Pulce. Tra l'altro la Pulce inizia a odiare la frutta in purea, omogenizzati, succhetti e vellutate varie. Lei vuole la frutta vera e la vuole mordere. Che poi se le assaggi quelle cose lì, lo senti che hanno tutte lo stesso sapore e darle torto è abdicare al supremo voto che hai fatto nel momento in cui è nata: mai mentirle. Quindi, dopo scene imbarazzanti sul lancio di cucchiaini e papere di gomma, abbiamo desistito.
Vorrei invece inchinarmi all'immenso acume dell'ideatore di Antilop. 15€ per un seggiolone con vassoio incluso è veramente una genialata. Talmente intelligente da sentirti un'idiota quando guardi l'astronave che hai acquistato, quella che su carta ha ottocento funzioni, ma usate tutti i giorni: 2. #cometibuttoisoldi. L'unico neo sono le gambe larghe, su cui inciampo il 92% delle volte quando vado da mia madre; perché lei che è saggia Antilop l'ha comprato. Oppure desiderava solo trovare un modo creativo per sbarazzarsi di qualche parente.
Finito il pasto ci siamo avventurati nella zona espositiva ma, purtroppo, sono stata privata del  divertimento che mi porta a fare quei 30 km: entrare in quelle piccole case da 35/40/55 mq, guardarmi intorno e ripetere incredula: " 'sti cavolo di svedesi...". Ahimè, tutta la sezione era in allestimento.
Almeno la parte dei salotti era visibile, con tanto di coppie e famiglie sedute a chiacchierare del più e del meno. Alcuni ci stanno prioprio le mezze giornate. Gli uomini hanno per la maggior parte lo sguardo vitreo, credo sia la consapevolezza che è solo l'inizio del negozio e che manca ancora tutta la parte "mercato" al piano sottostante, quella in cui trovi sempre qualcosa da comprare e poi arrivi spossato alla cassa con una fila imbarazzante e ti chiedi se l'unico oggetto che hai preso, il levapelucchi che si sta facendo le vasche nella sacca gialla afferrata nell'impeto dell'entusiasmo iniziale, valga tutta quella fila. Beh, io qui mi sento di espormi e affermare un concetto piuttosto "forte": l'unico articolo che merita la coda infinita di persone è la scatola con le bustine di plastica a chiusura ermetica di due dimensioni. Quella che si trova nel 99% di case. So che non sono l'unica ad averle usate come sacchetti cambio in ospedale per la nascita del proprio pargolo. Da allora devo sempre averli in casa, vado in astinenza se stanno per terminare e li spargo in ogni dove.
Verso la fine del percorso, arrivati nella parte dedicata ai bimbi, mi chino felice a guardare la Pulce e mi accorgo che sta dormendo come un sasso. E mi rendo conto che Ikea può avere due effetti opposti: o ti trasforma in una maniaca di shopping che acquista per lo più cose inutili, oppure ti stende. Io a quale categoria appartengo? Vi dico solo che sono uscita sventolando con soddisfazione 4 stampi per ghiaccioli a forma di calippo...

8 giugno 2017

Metti un weekend lungo a Lione...

Ve lo dico subito così ci togliamo il dente: viaggiare con un neonato durante l'ultima parte dello svezzamento è un delirio organizzativo. Sarà che io non sono mai stata un asso nella pianificazione. Ma dei nostri problemi tecnici magari ve ne parlerò in un altro post.
Vorrei raccontarvi di Lione e dei suoi abitanti. Ho una collega/amica lionese e già potevo immaginarmi la gentilezza e la socievolezza di questa popolazione. In effetti, a tratti eravamo un po' turbati: una signora ci ha pedinato in metro per guardare meglio la Pulce e dirci stupita che era la prima volta che vedeva un bimbo somigliare sia alla mamma che al papà (vaglielo a dire tu poi che è femmina...).
Il viaggio è anche piuttosto economico. Ai tempi della scelta eravamo indecisi fra Copenaghen e Lione e per quest'ultima volo e hotel costavano circa la metà! Inoltre Lione è servita, fra le varie compagnie, da Hop! e Vueling e gli orari non sono affatto indecenti. Noi abbiamo volato con Vueling e ci siamo trovati piuttosto bene, a parte l'assistente di volo che si stava dimenticando la cinta aggiuntiva per la Pulce...
Per quanto riguarda l'hotel abbiamo alloggiato presso l'Hotel Silky sulla Prêsque-Ile e il soggiorno è stato molto piacevole. Non ha grandi spazi ma ha numerosi servizi gratuiti per gli ospiti: bottigliette d'acqua, caffè, ombrelli e un aperitivo/degustazione di vini ogni sera! Inoltre la colazione è molto buona. Aggiungo che nella piccola saletta della colazione hanno solo un seggiolone, quindi se avete la sfortuna di alloggiare con un altra famiglia che ha un bimbo piccolo, dovete sperare di non avere gli stessi orari. Per quanto riguarda il lettino da campeggio, il nostro era molto pulito, peccato il materasso fosse inesistente (di quelli sottili che si piegano in tre parti) e il fondo molto duro. Meno male che la Pulce è nuova di zecca perché se ci avessi dormito io, lì dentro, dovevate ancora scrostarmi dal fondo.
Lione è una città che si gira in due/tre giorni anche con un nanetto al seguito. Certo, noi siamo un po' adrenalinici ma anche assumendo un ritmo "normale"si possono vedere molte cose. Tenete presente, nel caso abbiate manie di shopping compulsivo dell'ultim'ora come la sottoscritta, che la domenica i negozi sono chiusi. Sì, anche in centro, perché i francesi rispettano i giorni di riposo.
A parte il complesso gioco del "trova l'ascensore per scendere sulla giusta banchina della metro" e del "mica tutti gli ascensori ti portano alla banchina quindi ti devi accollare il passeggino per le scale", generalmente tutto funziona bene.
Ma veniamo a noi.
Il Musée des Confluences non è solamente una struttura incredibilmente moderna, è anche un grande spazio espositivo che ospita una mostra permanente molto interessante, dall'origine della vita fino a riflessioni sull'aldilà, con tanto di scheletri di dinosauri, frammenti di stelle e animali imbalsamati. La Pulce è impazzita e ha deliziato tutti i presenti con i suoi gridolini di felicità.
L'Insitut Lumière si trova in un meraviglioso palazzo (costruito dal padre dei fratelli Lumière) dove fa molto caldo e non c'è ascensore per salire al secondo piano. Ma da amante del cinema la tappa è d'obbligo, così come la visita all'hangar del primo film dei Lumière, ora complesso di sale cinematografiche e luogo di premières. Tra l'altro si trova proprio accanto all'Institut.
La Basilica di Fourvière che domina tutta la città e la Cattedrale di Saint Jean sono due diversissimi esempi di architettura da vedere. Dalla terrazza della Basilica si ha un'ampia vista della città. 
Vista dalla terrazza della Basilica di Fourvière


Sulla collina di Fourvière, inoltre, si può visitare la zona archeologica gallo-romana dove nacque Lugdunum, il primo agglomerato della futura città. Purtroppo col passeggino è un'impresa piuttosto ardua, quindi consiglio di munirsi di fascia/marsupio. Inoltre proprio qui, per tutto giugno e luglio, qui viene organizzato ogni anno un bellissimo festival, "Les nuits de Fourvière", con numerosi spettacoli.
Una passeggiata è d'obbligo nella Vieux Lion con le sue botteghe su Rue de Boeuf e qualche tipico traboule aperto al pubblico (da scoprire!).
Infine, il mio preferito, il parco de la Tête d'or. E' un posto magnifico, sia dal punto di vista botanico che faunistico: hanno un vero e proprio zoo gratuito interno tra cui scimmie, giraffe, zebre, cerbiatti... tutto bellissimo peccato che non abbiamo trovato una toilette in cui sia presente un fasciatoio. Tra l'altro mia figlia ha la capacità di evacuare "delicatamente" nei momenti topici... ad ogni modo ci siamo buttati sul prato e ci siamo sentiti molto europei.
Fine momento trash.
Che poi è incredibile come cada ogni inibizione sociale quando hai un figlio...
Okay, ora è finito davvero.
Insomma gente, se avete un weekend libero e qualche soldino (ma non troppi) andate visitare questa bellissima città francese.
A la prochaine!










30 maggio 2017

Sermoneta, fra scorci e caffè al bar...

E' vero, qui gioco "in casa". Mio marito è originario di Latina dunque ho avuto l'occasione e la fortuna di poter scoprire meglio questo territorio.
Sermoneta è una piccola perla medievale, premiata con bandiera arancione, verso i Monti Lepini. Poiché si trova a un'altezza di circa 240m ha una bellissima vista sull'agro pontino fino al mare; se il cielo è terso poi, vi sarà possibile vedere le isole di Palmarola, Ponza e Zannone sulla sinistra e un profilo di Roma sulla destra; riconoscerete la coltre di inquinamento non preoccupatevi.
Non nego che l'idea di sposarci lì ci sfiorò per un momento, sopratutto dopo aver visto la Cattedrale di Santa Maria Assunta con il suo magnifico campanile romanico. Poi pensammo che le "vecchie" e coloro che indossano  sporadicamente i tacchi non sarebbero mai riuscite ad arrivare fin lassù senza lasciare sui sampietrini almeno una rotula, un femore o un'ulna, così abbiamo cambiato destinazione.
Visitare il paese con il passeggino è possibile ma, trattandosi di un luogo arroccato, sarebbe preferibile utilizzare un marsupio o una fascia.
Noi abbiamo furbescamente optato per il passeggino, avevate dubbi?

Da vedere, oltre alla Cattedrale già menzionata, il bellissimo giardino degli aranci poco distante, meta di servizi fotografici nuziali perché ha un panorama di una bellezza imbarazzante.



Una visita la merita anche il Castello Caetani, il biglietto di ingresso costa 8€ e spero per voi che abbiate un passeggino ultraleggero. Come tutti i castelli che si rispettino, anche questo ospita un fantasma, quello di un bambino vittima di morte violenta... Noi preferiamo raccontarvi che il castello è stato uno dei set cinematografici di "Non ci resta che piangere": più divertente, no?


Infine, in caso decidiate di prendere un caffè presso il bar principale del paese, sappiate che non c'è il fasciatoio e che nel bagno troverete il seguente messaggio:

Non dite che non vi avevo avvertito!

25 maggio 2017

Parti? Si ma il documento?

Cittadini romani, che disastro!
Mi scuso in anticipo con coloro che non provengono dalla città eterna(mente in crisi) ma confido nella loro comprensione. Inoltre posso vantarmi di svolgere un servizio sociale: il fatto di sciorinare l'orrore della burocrazia romana potrà far sembrare tutti gli altri dei posti meravigliosi; tipo la Svezia.

Tutto è cominciato dalla necessità di ottenere la carta d'identità per la Pulce. Per fissare gli appuntamenti in Municipio c'è la favolosa applicazione "TuPassi". Bel nome, di un'originalità unica, ci dev'essere una delle menti dell'ESA dietro.
Bene, se ti serve una carta d'identità, caro mio concittadino, pensa a muoverti per tempo.
Perché l'appuntamento, ad oggi 25 maggio, te lo danno ad agosto. E non puoi andare in Municipio. O meglio, puoi andare, sei libero di farlo (ne conosco molti che amano fare giri inutili), ma sappi che non servirà a nulla. Perché lì troverai un magnifico terminale che replica quello che ti ha già mostrato l'applicazione.
Aggiungo che ormai è disponibile solo la carta d'identità elettronica che non viene più consegnata a vista, bensì va ritirata dopo 6 giorni (...sicuri...?).
A Potenza la carta elettronica la fanno da anni e te la danno a vista.
Così, tanto per dire.


Per le urgenze, tipo noi con biglietti aerei per un volo quasi imminente, devi recarti dal responsabile del servizio, fare un'ora e mezza di coda e probabilmente - se il/la tipo/a è sessualmente appagato e non hai Saturno contro - uscirai con la tua bella, porosa, accecante carta d'identità cartacea.

Ovviamente, la fila in Municipio ti offre infiniti e inenarrabili spunti antropologici. In fila avevamo un tizio con una stampella che aveva un tono di 130 decibel, uno derubato che sembrava il ladro di se stesso, una signora che con la scusa di metterci 3 secondi ci ha messo 30 minuti (piuttosto comune), un'altra famiglia come noi che già dopo 10 minuti si era rotta le palle di stare in fila e fomentava la folla sull'inettitudine del personale comunale e, infine, uno che parlando al telefono col suo amico nascosto in chissà quale ufficio, ha aperto di getto tutte le porte degli uffici... senza poi richiuderle, ovviamente.

Il mio Municipio (e quello della Pulce) si trova in un bellissimo parco. E' un ex manicomio. Ho la ferma convinzione che si siano dimenticati qualche degente in giro.

 

Ma non voglio lasciarvi senza una buona notizia. Il Comune è obbligato a rilasciarvi il documento per le emergenze e Fiumicino ha un ufficio anagrafico, presso le partenza del T3, dall'esilarante nome Carte d'identità "al volo" (proseguiamo sulla scia degli scienziati).
Quindi, presentando il biglietto aereo il giorno della partenza, avrete l'agognato documento.
Il sangue freddo, però, è d'obbligo.



22 maggio 2017

Botero a Roma: volumi, colori e... affinità

Domenica 21 maggio, assieme a una paziente e dolcissima coppia di amici adorata dalla Pulce, ci siamo avventurati per le vie del centro città verso la mostra su Botero, presso il complesso del Vittoriano.
La Pulce ha viaggiato per la prima volta in metropolitana e durante il ritorno era così entusiasta da addormentarsi come un sasso... ehm...


A parte l'imbarazzante quantità di persone in giro per i Fori Imperiali (ieri era anche la domenica della Race for the Cure a Roma), lo spazio espositivo non è molto grande. All'ingresso si può essere scoraggiati dall'entrare col passeggino ma non preoccupatevi: è solo l'anticamera della mostra; il resto sarà tutto in piano.




La durata è perfetta da affrontare con un bimbo piccolo. Il biglietto è gratuito fino ai 4 anni non compiuti, mentre per gli adulti l'ingresso più l'audioguida inclusa è di 12€ a persona.
Saranno i meravigliosi colori che ricordano la terra d'origine del colombiano Fernando Botero oppure i volumi così netti e pieni, ma la Pulce era proprio entusiasta. Le grandi tele hanno rapito il suo sguardo e non vi dico poi i gridolini di felicità quando trovava cani e gatti nei dipinti, spesso proprio alla sua altezza!


Chissà cosa le frullava per la testa...

La nonna paterna della Pulce sostiene abbia apprezzato perché ha trovato una certa affinità tra i suoi volumi e quelli dei personaggi... ecco svelato l'arcano...
Una piccola nota sui servizi igienici: è presente un fasciatoio ma solo all'interno del bagno riservato alle donne. Dunque armatevi di pazienza perché bisogna mettersi in fila.


Per concludere, il mio consiglio è: non scoraggiatevi nel portare i vostri nani alle mostre: non è mai troppo presto per avvicinarli all'arte e il loro comportamento può davvero stupirvi!

19 maggio 2017

(OT) Ma poi 'ste fiabe...

Alcune volte, colta dall'irrefrenabile impulso del "devo essere una mamma fantastica", racconto favole alla Pulce durante i suoi pasti. Lei dà l'impressione di non capire assolutamente nulla e ride nei momenti più impensati... il che potrebbe confermare la mia prima impressione, in effetti.
Ammetto che vederla sganasciarsi mentre dico che Cerenerentola era una sguattera o che la Bella Addormentata era un po' "torda", mi diverte non poco.
Ma sto divagando.
Il punto è che mi sono accorta di ricordare 4 favole e pure male. Compenso ridicolizzandole e facendo un uso smodato del dialetto, ma sempre lì stiamo. Non ricordo le favole. Io, che avrò visto ottomila volte ogni singolo cartone animato Disney! Che ho avuto la fortuna di leggere fiabe su quei magnifici volumi dei Fratelli Fabbri Editori, appartenenti a mio fratello maggiore! Che sono andata in giro per anni con "Penny", il mangiadischi portatile per vinili, ascoltando le fiabe sonore dei tre porcellini e di Bianca e Bernie...

Così mi ritrovo a narrare sempre gli stessi racconti a mia figlia che penserà che per quanto carruccia possa essere, sua madre è palesemente arteriosclerotica.






Il mitico Penny

16 maggio 2017

Bimbinfiera 2017 a Cinecittà World!

Ebbene sì. Lo scorso anno non sono andata... Avevo la panza e l'idea di avventurarmi alla Fiera di Roma e sgomitare proprio non mi andava.
Ma quest'anno hanno trovato il modo per attrarre bambini e quindi... anche me!
Organizzare Bimbinfiera presso il parco divertimenti a Castel Romano è stata una buona mossa. Il parco è spazioso e non si creano ingorghi; intelligente anche il prezzo, ingresso più fiera a 12€. Fabio e io abbiamo caricato sull'auto la Pulce verso l'ora di pranzo con un caldo torrido. Lo scorso weekend a Roma la temperatura ha raggiunto i 30 gradi e la pulcetta è già vestita in modalità mare con annessa protezione 50.
I padiglioni sono stati allestiti in classico stile fiera. Carina la sezione riguardante i viaggi, con la presenza di camping e catene di hotel su misura per bambini. Il Trentino e in particolare Andalo sono le località più gettonate ma non mancavano il Salento (terra meravigliosa) e perfino l'Austria. Su quest'ultima ci stiamo facendo un pensierino il prossimo anno... chissà!
Un altro padiglione era strutturato seguendo una linea medico-omeopatica con tanto di workshop su alimentazione, sicurezza e molto altro.
Ovviamente, tra un padiglione e l'altro, non ci siamo fatti mancare un giretto sul trenino per la Pulce (che non sembrava gradire molto al contrario del padre) e un paio di montagne russe che abbiamo fatto noi "adulti" alternandoci. Consiglio per gli amanti del genere: provate "Inferno".
Vi è mai capitato di salire da soli su una montagna russa? Per me era la prima volta e devo dire che continuo a preferire l'urlo libero condiviso con conoscenti. Ho urlato comunque (e che fai te trattieni?) ma i primi due nanosecondi ero un po' inibita.


In basso qualche foto della gita. Facce di genitori felici.





19 aprile 2017

Quale miglior momento?

Si, perché qual è il momento migliore per iniziare un blog sulle gioie di far gite e viaggi se non quello in cui sei a casa, malata, dopo che tua figlia ti ha gentilmente passato il virus n. 8.250 da quando va al nido? E, nel caso ve lo stesse domandando no, non va al nido da dieci anni. Va al nido da poco più di due mesi, ma è come se facessimo passeggiate saltellanti a pieni polmoni in un laboratorio dell'Umbrella Corporation.

E dato che il mestiere del genitore è il più commentato del mondo (per dirla educatamente), quando affermi, nella stessa frase, che tua figlia sta male e va al nido, hai l'incredibile opportunità antropologica di osservare due differenti reazioni. Una riguarda coloro che ti guardano come se fossi una madre degenere e avessi buttato tua figlia nella fossa dei leoni (cito letteralmente la nostra pediatra a cui piace chiamarlo così tanto per alleggerirci la coscienza) per poi dispiacersi dicendoti "vabbè dai, si farà gli anticorpi"; l'altra reazione invece comprende coloro che ci sono passati e ora ti guardano con un misto di tenerezza e nostalgia per la tua dolce ingenuità che ignora l'inferno in cui ti sei cacciata, per poi concludere: "vabbè dai, si farà gli anticorpi".

Ora, parliamone, di questi "anticorpi". Nel senso, non è che mi acquisisce un terzo occhio interiore, la vista bionica o la capacità di camminare nel fuoco. Si crea semplicemente difese immunitarie, che più o meno si creano tutti, alla bisogna. Ne crea di più, probabilmente trimiliardi in più visto il ritmo, ma semplicemente perché è bombardata da miliardi di virus.

Certo che se questo vuol dire che tra qualche anno potrà andare in giro a passo di ghepardo sui marciapiedi leccandoli con la lingua, beh, questa è davvero una fortuna.

17 aprile 2017

Da un'idea...

Sono mamma di una piccola pulce di poco più di 9 mesi, una "ragazza" determinata e affettuosa al tempo stesso.
La pulce è abituata a spostarsi sin da piccolissima perché il papà è originario di Latina e di mini viaggi in auto ne ha fatti sin dal suo primo mese di vita. Inoltre, abbiamo la fortuna di avere nonni che possono ospitarci al mare (nei dintorni di Latina) o in campagna (Castiglione in Teverina). Senza contare che organizziamo spesso qualche gita in Italia e fra poco anche all'estero. Insomma, nelle brevi pause tra un malanno e l'altro (sigh!), siamo sempre in movimento.
Tra attività in città e fuori, mi piacerebbe condividere le nostre avventure e magari dare qualche piccolo consiglio... cercando di strappare anche qualche risata!


Che questa nuova avventura abbia inizio!





16 aprile 2017

Montepulciano e Pienza: Natale fra birre artigianali e mercatini - Parte 2a

MONTEPULCIANO:

Il paesino, chi lo conosce lo sa, non è praticissimo da girare in passeggino. La strada che porta a Piazza Grande è piuttosto ripida e un po' faticosa.
Certo, il posto è talmente bellino che la scalata vale la pena. Se poi nel mentre ci si ferma anche a mangiare una bistecca e a bere un bicchiere di vino, la vita ti può sorridere.
Giuro, ero felice
I mercatini, che si trovano proprio su Piazza Grande, non li abbiamo trovati molto interessanti. Le casette di legno sono belline e ricalcano lo stile alpino ma gli oggetti in vendita lasciano un po' a desiderare. Ovviamente la parte gastronomica è altamente consigliata: quando ti sbagli nel Bel Paese? Per il resto si vendono oggetti che hanno poco a che vedere col Natale. Noi collezioniamo palline per il nostro albero, portandole indietro da tutti i posti che visitiamo: beh in questo caso siamo rimasti un po' delusi... Basta dirvi che l'abbiamo acquistata in un negozio sul corso.
Quello che invece merita è il castello di Babbo Natale, davvero delizioso! Importante: se siete interessati, acquistate i biglietti su internet! Noi l'abbiamo fatto e siamo passati subito sotto gli sguardi pieni d'odio delle famiglie in fila. La coda era davvero impressionante.
Dell'interno non vi svelo nulla perché è carino scoprirei diversi ambienti.
Ah! Quando vi troverete verso la fine della visita, troverete un salone con circa ottomila persone (voi compresi) e una fila fantasiosa all'italiana per scattare una foto assieme a Babbo Natale; nel caso in cui i vostri figli avessero già la capacità di esprimersi in modo sensato, chiedetegli se desiderano farsi la foto col signore obeso in rosso... perché abbiamo assistito a una scena esilarante ma terrificante al tempo stesso! "Dai che ci siamo! Allora sei contenta tesoro di fare la foto assieme a Babbo Natale?"
"No. Non voglio fare la foto".
"..."
Così, sono usciti dalla coda. Dopo circa 40 minuti. Sono momenti difficili.
Ovviamente noi abbiamo "obbligato" la Pulce a fare la foto e, vi giuro, il padre e io eravamo felicissimi ed è piuttosto evidente nella foto. Lei no. 
Ad ogni modo se dovessero mantenere lo stesso Babbo anche il prossimo anno andate a vederlo perché è favoloso!
Alla fine della visita c'è una parte di intrattenimento e un banco dove puoi stampare la tua foto nel formato che desideri, cornice inclusa.

Insomma, se cercate i mercatini del Trentino, andate in Trentino perché non c'è paragone.
Se invece desiderate farvi una gita in una terra favolosa, con un cibo fantastico e un panorama notevole, allora scegliete Montepulciano.

Ehm... un altro consiglio, ma sono sicura che a voi non serva... scendendo sul corso, se aveteuna carrozzina o un passeggino fronte mamma, alzate un po' la parte anteriore. Io a mia figlia gliel'ho fatta fare a testa in giù in stile pipistrello.
Poi dici che è nervosa.


15 aprile 2017

Montepulciano e Pienza: Natale fra birre artigianali e mercatini - Parte 1a

PIENZA:

Ok, ok, è vero... allattando, la birra l'ho solo assaggiata... sigh!
Il weekend dell'8 dicembre abbiamo acciuffato la nostra Pulce di 5 mesi e siamo partiti alla volta di Montepulciano e Pienza. Quest'ultima è stata la nostra "base" ed è stato un bene perché il centro di Montepulciano è una meta piuttosto impegnativa da vivere con il passeggino del trio (lo specifico perché sono sempre più pesanti dei semplici passeggini). Inoltre Pienza è un posto incantevole, raccolto e romantico. Abbiamo soggiornato presso il Relais Il Chiostro di Pienza in pieno centro. Lo staff si è rivelato gentile e molto disponibile. 


Purtroppo, essendo dicembre, il ristorante sulla terrazza era chiuso e non abbiamo potuto neanche apprezzare la colazione all'esterno, ma le sale interne sono comunque piacevoli. Se proprio dovessi trovare un punto debole sarebbe la poca varietà a colazione, io adoro strafogarmi quando sono fuori casa! 
La nostra camera era molto ampia, con tanto di lettino da campeggio per la Pulce. V. foto con Pulce spiaggiata sul letto (belli i tempi in cui li metti lì e ci restano, eh?):


Nel tardo pomeriggio abbiamo fatto un giro sul corso Rossellino fra bancarelle gastronomiche e birre!
La sera a cena non potevamo non cenare al rinomato ristorante La buca delle fate, ottimo cibo e cortesia. Ci hanno anche riservato un posticino comodo per il passeggino vicino al pozzo (bellissime anche le volte a botte).
Nel paesino avevano montato anche un piccolo parco giochi per bambini, peccato la Pulce fosse ancora troppo piccola...


A livello gastronomico ovviamente a Pienza è d'obbligo assaggiare il Pecorino, mentre per quanto riguarda la birra artigianale non si può non bere l'ottima selezione della Brasseria della Fonte.


Il giorno dopo ci siamo svegliati e siamo partiti alla volta di Montepulciano...
TO BE CONTINUED...





Animals ovvero quando il PET sostituisce il tassidermista

E' una bella iniziativa, quella organizzata in collaborazione con il WWF e ospitata dal Centro Commerciale di Roma Est. Perché, parliamo...