13 giugno 2017

Una tranquilla domenica all'Ikea

Domenica scorsa a Roma facevano circa settemila gradi, così abbiamo avuto la fantastica idea di passare il pomeriggio all'Ikea. Noi e altri mille romani.
Appena arrivati siamo andati a pranzo, perché è sempre bene sottolineare le priorità nella vita. Polpettine svedesi con calce di patate per noi e un vasetto di frutta bio per la Pulce. Tra l'altro la Pulce inizia a odiare la frutta in purea, omogenizzati, succhetti e vellutate varie. Lei vuole la frutta vera e la vuole mordere. Che poi se le assaggi quelle cose lì, lo senti che hanno tutte lo stesso sapore e darle torto è abdicare al supremo voto che hai fatto nel momento in cui è nata: mai mentirle. Quindi, dopo scene imbarazzanti sul lancio di cucchiaini e papere di gomma, abbiamo desistito.
Vorrei invece inchinarmi all'immenso acume dell'ideatore di Antilop. 15€ per un seggiolone con vassoio incluso è veramente una genialata. Talmente intelligente da sentirti un'idiota quando guardi l'astronave che hai acquistato, quella che su carta ha ottocento funzioni, ma usate tutti i giorni: 2. #cometibuttoisoldi. L'unico neo sono le gambe larghe, su cui inciampo il 92% delle volte quando vado da mia madre; perché lei che è saggia Antilop l'ha comprato. Oppure desiderava solo trovare un modo creativo per sbarazzarsi di qualche parente.
Finito il pasto ci siamo avventurati nella zona espositiva ma, purtroppo, sono stata privata del  divertimento che mi porta a fare quei 30 km: entrare in quelle piccole case da 35/40/55 mq, guardarmi intorno e ripetere incredula: " 'sti cavolo di svedesi...". Ahimè, tutta la sezione era in allestimento.
Almeno la parte dei salotti era visibile, con tanto di coppie e famiglie sedute a chiacchierare del più e del meno. Alcuni ci stanno prioprio le mezze giornate. Gli uomini hanno per la maggior parte lo sguardo vitreo, credo sia la consapevolezza che è solo l'inizio del negozio e che manca ancora tutta la parte "mercato" al piano sottostante, quella in cui trovi sempre qualcosa da comprare e poi arrivi spossato alla cassa con una fila imbarazzante e ti chiedi se l'unico oggetto che hai preso, il levapelucchi che si sta facendo le vasche nella sacca gialla afferrata nell'impeto dell'entusiasmo iniziale, valga tutta quella fila. Beh, io qui mi sento di espormi e affermare un concetto piuttosto "forte": l'unico articolo che merita la coda infinita di persone è la scatola con le bustine di plastica a chiusura ermetica di due dimensioni. Quella che si trova nel 99% di case. So che non sono l'unica ad averle usate come sacchetti cambio in ospedale per la nascita del proprio pargolo. Da allora devo sempre averli in casa, vado in astinenza se stanno per terminare e li spargo in ogni dove.
Verso la fine del percorso, arrivati nella parte dedicata ai bimbi, mi chino felice a guardare la Pulce e mi accorgo che sta dormendo come un sasso. E mi rendo conto che Ikea può avere due effetti opposti: o ti trasforma in una maniaca di shopping che acquista per lo più cose inutili, oppure ti stende. Io a quale categoria appartengo? Vi dico solo che sono uscita sventolando con soddisfazione 4 stampi per ghiaccioli a forma di calippo...

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